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Un’avventura green in Slovacchia

  • Writer: ONDE
    ONDE
  • Oct 20
  • 3 min read
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I progetti Erasmus+ hanno il potere di aprire la mente, accendere nuove prospettive e unire giovani di ogni parte d’Europa, ricordandoci che la nostra voce conta e che anche le esperienze più piccole possono generare grandi cambiamenti.


A settembre, cinque giovani italiani hanno partecipato a "Green Bytes", uno scambio giovanile Erasmus+ ospitato dai nostri partner slovacchi ATLAS.


Una di loro, Lucrezia, ci ha raccontato la sua indimenticabile avventura:


“La notifica di un nuovo progetto Erasmus+ , la lettura dell’infopack , la ricerca del luogo e la non facile organizzazione del viaggio : così è partita quest’avventura.


Leggere il titolo “Green Bytes” e sentire un’affinità per gli argomenti e il programma tanto interessanti quanto importanti : la sostenibilità , l’ambiente e le tecnologie digitali.


Argomenti già forti nella loro unicità , ma ancora di più unendoli , creando un’unica collaborazione in grado di impattare in modo significativo sul futuro.


L’acquisto dei biglietti aerei, la creazione di un PowerPoint in cui vengono esposti i principali problemi che “parassitano” il nostro territorio e la chiamata con Jacopo dell’organizzazione “ONDE” per prepararci al progetto.


Ma dove si è svolto il tutto?


Penso che il luogo abbia favorito molto lo sviluppo delle nostre idee sostenibili . Siamo stati ospitati dall’hotel Felicia a Kaluža in Slovacchia. L’hotel si trova a pochi kilometri da quello che per i paesani viene definito “mare slovacco “ - ma che in realtà è un lago - e nella vista paesaggistica, non può mancare la presenza di maestose montagne in lontananza.


All’arrivo in hotel, dopo il lungo viaggio, siamo stati subito accolti dagli altri partecipanti del progetto e da Rasto e Adam, gli organizzatori.



In tutto, ad affollare l’hotel, eravamo in 31: partecipanti dalla Slovacchia, dalla Bulgaria, dalla Polonia, dall’Ungheria, dalla Romania e noi, dall’Italia.


Tutti accomunati dalla voglia di condividere le proprie differenze e unicità culturali con gli altri.


A dare sfogo a questo desiderio ci hanno pensato le serate culturali, svolte ogni giorno dopo cena, per ogni paese diverso.


Le giornate sono state piene di attività, sempre introdotte da energizing per darci uno sprint in più: a partire da quelle del primo giorno, per conoscerci e spiegarci bene come funzionano gli Youth Exchange, lo Youthpass e l’educazione non formale.


A seguire, nei giorni successivi, attività più centrate come: discussioni sul cambiamento climatico, sui problemi che l’inquinamento causa nelle nostre città e su come risolverli, sulla nostra impronta ecologica….


I workshop si sono incentrati molto sull'utilizzo del mezzi tecnologici, come per esempio la creazione di idee di app ecologiche e sostenibili, ma anche idee di promozione di app già esistenti.

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Molto d’impatto è stata la creazione di video di sensibilizzazione su differenti tematiche: microplastiche e inquinamento delle acque, risparmio energetico, consumismo nel mondo della moda, mancanza di educazione ecologica e in che modo l’AI sta influenzando l’ecologia.


Molte attività sono state svolte all’aperto, come la caccia al tesoro digitale e il workshop di riconnessione con la natura: ciò ci ha permesso di esplorare molto i dintorni, di goderci il bel tempo e la bella compagnia, il tutto in modo istruttivo.


Un giorno è stato passato a Košice, alternando la visita della città con la raccolta di dati, grazie ad un sondaggio da noi realizzato e posto ai passanti con domande inerenti alla sostenibilità del paese stesso.


I risultati sono stati discussi il giorno dopo, e ciò ci ha permesso di avere un riferimento su quelle che sono le azioni e abitudini ecologiche degli abitanti, e su come venga percepito l’inquinamento a Košice.


L’ultimo giorno non è stato facile emotivamente.



Abbiamo tirato la somma di tutte le attività svolte e su come diffondere i principi appresi. Abbiamo rivissuto momento per momento le giornate passate; abbiamo scoperto il nostro amico segreto, che ci ha deliziato di regali ogni giorno; e ci è stato consegnato lo Youthpass, documento che certifica le attività svolte e le nuove conoscenze e competenze acquisite. Infine, ci siamo salutati uno ad uno, con la consapevolezza di aver creato ricordi solidi, da rivivere ogni qualvolta la nostra mente ne senta il bisogno.


Il progetto ha cambiato la mia visione del futuro: dove prima vedevo un rovo di limiti dettati da azioni umane sconsiderate, ora ho capito che noi possiamo essere il frutto - nascosto tra le spine - di piccoli cambiamenti in grado di fare la differenza e addolcire il mondo.”


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Lo Youth Exchange “Green Bytes” si è svolto dal 1 al 9 settembre 2025 a Kaluža, in Slovacchia, coordinato dall’organizzazione ATLAS in Slovacchia e cofinanziato dal Programma Erasmus+ dell’Unione Europea.


Il contenuto di questo articolo riflette esclusivamente le opinioni dell’autrice e né l’Unione Europea, né ATLAS, né ONDE possono essere ritenuti responsabili per l’uso che potrà essere fatto delle informazioni in esso contenute.

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